Abbiamo rispetto dello Stato di diritto. Dovrebbero averne tutti

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Credo che sia stata una scelta opportuna e corretta quella del Senato di aver confermato la data del 27 novembre per il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi.

Non è vero che abbiamo accelerato i tempi, visto che sono passati mesi dalla sentenza. E non è vero che vogliamo mettere fuori dal Parlamento il capo di una forza politica importante.

C’è una sentenza definitiva e c’è una legge dello Stato che in Italia è stata utilizzata già 32 volte. Altrimenti non si capirebbe come la retroattività dovrebbe valere solo per un parlamentare e non negli altri 32 casi.
Non ci nascondiamo il problema politico ma abbiamo rispetto per lo stato di diritto, che dovrebbe essere di tutti.

Per quanto riguarda le primarie, vorrei esortare i candidati alla segreteria del PD a mettere a fuoco il programma, in modo che gli elettori possano scegliere non solo un nome ma un nome a cui corrisponde un programma. La competizione non può essere solo tra nomi.

Le aggressioni alle sedi del PD sono rigurgiti di intolleranza e violenza, è inaudito colpire la sede di un partito come il nostro che fa parte dei pilastri di democrazia. Non ci faremo intimidire né cambieremo la nostra idea. Il Pd continua le sue battaglie.

La lotta contro la violenza sulle donne è una priorità per il Pd, perché il grado di civiltà di un Paese si misura anche e soprattutto dal livello dei diritti, dal rispetto della dignità, dell’autonomia e della libertà femminile. Si tratta di un obiettivo comune delle donne e degli uomini del Partito democratico.