Chi vincerà le primarie sarà candidato premier, ma non sarà il solo

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Intervista di Maria Latella – Sky tg 24

Il Pd è un pilastro, fatto da tanti militanti e tante persone, tanti amministratori bravi. E’uno dei pochissimi partiti non personali”.
E’ quanto affermato dal segretario del Pd, intervistato da Maria Latella a SkyTg24.

Riguardo ai problemi circa alcune situazioni locali: “Dove si trovano problemi si può cambiare. Dobbiamo cambiare di meglio e di più, come dimostra la vicenda di Torino.”

A proposito delle polemiche sul tesseramento e dello stop deciso dalla Direzione nazionale: “c’è un’immagine non corretta del congresso del Pd. C’è un partito che sa rinnovarsi. Poi ci sono stati casi di sovraffollamento nei tesseramenti sui quali stiamo intervenendo con serietà e rigore. Abbiamo sanzioni interne, dimissioni e altri strumenti. Dove ci sono anomalie i congressi saranno sospesi”.

Quanto alle lamentele scaturite nel partito dopo l’annuncio del congresso del PSE a Roma, per il segretario democratico “quella con Fioroni è una polemica in un bicchier d’acqua, mi stupisco dello stupore di Fioroni. Il Pse ha deciso di fare il congresso a Roma. Ne abbiamo discusso in segreteria, il presidente del Consiglio era informato. E’ chiaro che in Europa se vuoi contare devi stare dentro una grande famiglia, e stiamo lavorando per allargare il perimetro del PSE, comprendendo sia le forze socialiste e quelle democratiche”.

Ci sono dei beni pubblici fondamentali, tra i quali le spiagge, e credo che sia un bene tenerle di proprietà di tutti” poi sulla proposta del M5S di istituire un sistema di reddito minimo di cittadinanza, il segretario Epifani ha detto che “è uno strumento  che può essere preso in considerazione ma non abbiamo abbastanza risorse per attuarlo”.

Ad una domanda della giornalista sull’annuncio di Romano Prodi di non votare alle primarie dell’8 dicembre, Epifani ha risposto: “Mi dispiace davvero molto e dispiace al nostro popolo. Prodi ha subito tanti torti, la sua amarezza è davvero l’amarezza di tutti noi. Se ha maturato questa scelta, che personalmente mi crea sofferenza, va rispettata”.

E sempre a proposito di primarie, per Epifani “chi vincerà le primarie sarà candidato premier, ma non sarà il solo. E’ stato fatto nel passato, così è giusto sia anche nel futuro. Letta candidato premier nel 2015? Deciderà lui, ma in linea generale è una cosa che può essere, come può essere per altri candidati, è un percorso fisiologico e noi siamo orgogliosi di avere tante personalità che si stanno affermando sui territori”.

A Maria Latella che gli ha chiesto se ritenesse opportune le dimissioni di Matteo Renzi da sindaco, nel caso venisse eletto segretario, ha risposto: “Decide Renzi ma quello che penso è che fare il segretario è un compito molto impegnativo. Ho visto in questi mesi che fare il segretario è un compito oneroso, si deve fare il segretario di un grande partito in modo nuovo stando di più in mezzo alla gente”.
Il voto anticipato? “In democrazia il voto non è mai una catastrofe ma in questa fase non serve al Paese”.

Commentando le fibrillazioni interne al centrodestra, Epifani ha chiesto “chiarezza nelle scelte politiche. Non entro nei problemi degli altri, avendo tanti problemi in casa nostra – ha proseguito -, ma in questa fase bisogna avere i nervi a posto e portare a casa la legge di stabilità. Stiamo provando a uscire dalla crisi, manca poco a uscire dal baratro”.

Per quanto riguarda la Legge di Stabilità: ha bisogno che abbia un’anima, che abbia in sé qualcosa che risponda ai problemi profondi degli italiani, per questo ho detto che va migliorata in parlamento. La parola che ci manca è ‘investimenti’, siano essi pubblici e privati. Abbiamo poi bisogno di una fiscalità più giusta, abbassando le tasse sul lavoro e sulle imprese.”